Sensorimotor: psicoterapia sensomotoria.
La terapia sensomotoria: il cambiamento che cerchi può partire dalla saggezza del tuo corpo!
La psicoterapia sensomotoria è sviluppata da Pat Ogden negli anni 80 negli Stati Uniti, con il contributo di Ron Kurtz e del metodo Rolf di Integrazione Strutturale, arricchita dai contributi della teoria dell’attaccamento, delle neuroscienze e degli studi sulla dissociazione.
“Il Sensorimotor rappresenta un metodo presente in Italia da pochi anni, quindi attualmente sono pochi i terapeuti che lo praticano.”
Nel trattamento di traumi la terapia sensomotoria può essere utile per aiutare le persone a superare i disagi fisici o psichici che derivano dalle memorie traumatiche. Per memoria traumatica non si intende solo la memoria dell’evento negativo vissuto che possiamo facilmente raccontare, ma anche tutte le emozioni, le sensazioni e le reazioni corporee avvenute al momento del trauma e memorizzate dentro di noi, spesso in modo inconsapevole.
“Ed è per questo che, in presenza di traumi, parlare solo non è sufficiente, toccherebbe solo una parte di quelle memorie, mentre con la psicoterapia sensomotoria si può intervenire in modo più completo per modificare le reazioni che creano disagio.”
Inoltre nel trattamento di vari tipi di disagio psicologico (dall’ansia, alla depressione, alle difficoltà relazionali ad esempio) la terapia sensomotoria può essere utile per modificare quelle che sono le nostre modalità disfunzionali di relazionarci a noi stessi e agli altri, apprese spesso in infanzia e sedimentate con gli anni. Anche in questo caso Sensorimotor rappresenta un metodo che tiene in considerazione non solo il racconto consapevole che le persone fanno dei loro disagi, ma anche le reazioni corporee ed emotive.
“Perché sentire è molto più che sapere!”
Anche nelle malattie fisiche la psicoterapia sensomotoria può essere utile; infatti grazie alle sue tecniche che si rivolgono all’aspetto cognitivo, emotivo e corporeo delle persone è possibile modificare gli aspetti fisici e psichici connessi alle malattie.
Ma come funziona la terapia sensomotoria?
“Fare una seduta di psicoterapia sensomotoria vuol dire innanzitutto entrare in una dimensione di osservazione ed ascolto di sé (mindfulness) senza giudizio. In questa dimensione, quando le persone si sentono sicure, con l’aiuto del terapeuta, è possibile cogliere in modo approfondito i propri modi di reagire emotivi, cognitivi e corporei.”
Il terapeuta quindi può intervenire per favorire la spontanea evoluzione verso un maggior benessere, nel rispetto delle modalità personali e specifiche della persona.
“ESEMPIO PRATICO.”
Claudia ad esempio faceva molta fatica ad essere spontanea con gli altri e a dare riscontri positivi. Essendo un’imprenditrice questo aspetto rischiava di compromettere i rapporti di lavoro con i dipendenti che la sentivano sempre fredda oppure critica verso di loro. Grazie alla terapia sensomotoria è riuscita ad identificare che quel suo comportamento era connesso alla paura degli altri che aveva avuto fin da bambina e che la faceva spesso reagire chiudendosi in se stessa. Con la psicoterapia sensomotoria ha quindi potuto sciogliere quella paura (sentire è molto più che sapere) ed ora Claudia è un leader più carismatico, sereno ed efficiente nella sua azienda.
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